Mettere in campo idee e riflessioni a partire dalla Dottrina Sociale della Chiesa
Si è svolto il 22 e il 23 novembre scorso a Cefalù il I modulo del laboratorio diocesano di formazione socio-politica curato dal Servizio Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Cefalù. Il primo di tre appuntamenti che si è tenuto presso la Chiesa Auditorium Maria SS. Annunziata di Cefalù dal titolo “Un programma politico non si inventa, ma si vive” soffermandosi sulla figura di don Luigi Sturzo a 100 anni dall'”Appello ai liberi e forti” e sulla sua eredità come esempio per l’impegno politico dei cattolici e la responsabilità di ognuno nella vita comunitaria.
Ne hanno discusso insieme al Vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante, al Responsabile Servizio Pastorale Sociale e del Lavoro Giuseppe Amato, mons. Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale, il direttore della Biblioteca e dell’Archivio storico della Diocesi di Caltagirone Francesco Failla, l’on. Calogero Pumilia, già sottosegretario di Stato e Presidente Fondazione Orestiadi, e il prof. Giuseppe Savagnone, docente della Scuola di formazione politica “Pedro Arrupe” di Palermo.
Il laboratorio si propone di riflettere e discutere sui temi dell’impegno dei cattolici in politica, le sfide del fenomeno migratorio alla società e alla Chiesa e su ciò che gravita attorno alle scelte in materia di ecologia e le nuove frontiere della cosiddetta “green economy”. Un momento per riflettere sul ruolo della politica nella quotidianità, la politica dei contenuti che dia opportunità al territorio. Quello del laboratorio vuole essere un primo passo verso la creazione di una Scuola diocesana di Formazione socio-politica.
“Lo scopo del laboratorio di formazione socio-politica – ha spiegato don Giuseppe Amato, Responsabile Servizio Pastorale Sociale e del Lavoro – è quello di mettere in campo idee e riflessioni a partire dai principi espressi nella Dottrina Sociale della Chiesa. In un momento in cui il dibattito politico in atto preferisce gli slogan, le fake news e si piega spesso alle urla del più forte, vogliamo mettere in campo contenuti ed esempi concreti di una politica che deve ritornare ad essere anche esercizio del pensiero critico”.
Gli altri appuntamenti saranno il 31 gennaio e il 1 febbraio 2020 con il modulo “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare” e il 27 e 28 marzo 2020 con il modulo sull’ecologia integrale.