Nei prossimi 45 anni la Sicilia pederà 1 milioni di abitanti tra bassa natalità e flusso migratorio. Cosa fare per fermare l’emorragia?
Un vuoto a perdere. Questa sembra la sorte della Sicilia se non si cambia rotta e se non si prova a fermare l’emorragia che, mese dopo mese, svuota la nostra terra di giovani e meno giovani che si trovano costretti a lasciare la propria casa, famiglia, amici, radici.
Nel Rapporto 2019 lo Svimez prevede che la Sicilia nel 2065, fra meno di 50 anni perderà più di 1 milione di cittadini a causa del concomitante calo delle nascite, l’aumento della mortalità e il flusso migratorio verso l’estero e le altre regioni italiane. A inizio 2019 la popolazione era già scesa sotto i 5 milioni.
Ma uno dei problemi più importanti è la perdita delle giovani generazioni, una vera emergenza. Il Meridione d’Italia ha perso nel solo 2017 132mila persone che hanno raggiunto una regione del nord Italia, il 50% aveva tra i 15 e i 34 anni, il 33% di questi era laureato.
Una perdita enorme di energie, idee, progetti ma anche un danno per l’economia regionale.
Tasso occupazione
Nel Sud Italia il tasso di occupazione giovanile tra i 15 e i 34 anni nel 2019 è intorno al 29%, un dato senza eguali in tutta Europa.
A fine 2018 in Sicilia i dati erano molto lontani da quelli precrisi: – 7,8% in Sicilia.
I piccoli centri
L’allarme principale è lo spopolamento dei piccoli centri urbani. I piccoli comuni, soprattutto nelle nostre aree interne, vanno via via desertificandosi nonostante le potenzialità intrinseche e la ricchezza storico culturale delle piccole realtà, aree in cui la bassissima natalità e l’emigrazione dei giovani rappresentano un mix micidiale.
Basta guardare ai nostri piccoli centri che anno dopo anno si svuotano lentamente, ma in maniera inesorabile.
Movimenti e gruppi
Negli ultimi anni sono nati diversi movimenti e associazioni per sensibilizzare sul tema dell’emigrazione giovanile. Tra questi il movimento “Si Resti arrinesci” e le “Valigie di Cartone” di don Antonio Garau. Due movimenti diversi nello spirito ma che hanno un obiettivo comune, favorire una presa di coscienza delle giovani generazioni sul problema migratorio e un invito a riprendere in mano il proprio “futuro”. Due realtà che lavorano per rimettere al centro del dibattito politico il diritto delle giovani generazioni a restare in Sicilia e vivere nella propria terra.
Solo pochi giorni fa il movimento delle Valigie e l’Associazione Giovani 2017/3P, in occasione di un incontro svoltosi all’Ars sul tema dell’emigrazione giovanile, ha chiesto ai parlamentari regionali siciliani di impegnarsi a sottoscrivere un patto per la creazione di un’alleanza intergenerazionale che possa favorire lo sviluppo economico e il lavoro.
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Dati ISTAT al 31 dicembre 2018 – Elaborazione TUTTITALIA.IT