Allarme Confederazione italiana agricoltori: “Quadro preoccupante per l’agricoltura”
Il mese di febbraio che sta per concludersi sarà ricordato conme il più asciutto degli ultimi 100 anni e a gennaio non è andata meglio. Un febbraio così si era rewgistrato solo a metà degli anni ’50 ma non si erano mai registrati due mesi consecutivi senza pioggia. Due mesi quelli di gennai oe febbraio fondamentali per accumulare scorte d’acqua in Sicilia.
La Confederazione Italiana Agricoltori per la Sicilia Occidentale ha lanciato l’allarme: “Siamo davanti a un quadro preoccupante – ha spiegato Antonino Cossentino, presidente della Cia Sicilia Occidentale -, la siccità sta compromettendo le nostre colture in corso come il grano, foraggi e ortaggi. Ma ha anche bloccato il lavoro nelle vigne, dove in questo periodo si dovrebbe lavorare ai nuovi impianti. La terra è però dura, spaccata, non si può piantare nulla in questo momento, un problema che stanno vivendo anche i florovivaisti”.
La Cia segnala la situzione problematica delle Basse e delle Alte Madonie. Nelle prime, secondo la confederazione degli agricoltori, è fortemente a rischio il raccolto del grano. “Chi ha fatto in tempo a piantare, ha visto germogliare le piantine che però stentano a crescere. L’unica acqua che ricevono arriva dalla brina, vista l’escursione termica di questo febbraio che ha registrato un caldo anomalo di giorno alternato a notti fredde”. Nelle Alte Madonie le gelate hanno compromesso i pascoli e il foraggio e gli allevatori sono costretti a comprare fieno fuori stagione. Preoccupa anche l’assenza di neve, risorsa importante per affrontare i mesi più caldi e poco piovosi.
Danni anche sul piano economico come per esempio nei territori tra Cerda e Sciara dove la mancanza di acqua sta mettendo a dura prova le tradizionali coltivazioni di carciofi e broccoli. Le perdite sarebbero vicine al 70% del raccolto.