Il Vescovo di Cefalù parla a presbiteri e dicaono nel giorno in cui si sarebbe dovuto svolgere il ritiro di Quaresima del Clero

“Sentite la vicinanza affettuosa del vostro Vescovo durante la celebrazione solitaria dell’eucaristia. Non sentitevi soli. La Presenza eucaristica di nostro Signore nei tabernacoli delle nostre Chiese sia il vostro rifugio e il vostro conforto”. Il Vescovo di Cefalù conforta i sacerdoti della diocesi invitandoli a pregare per il “popolo di Dio” per la gente “portata riscoprire il grande bene della famiglia e la necessità di coltivare le relazioni interpersonali reali non virtuali”.

In questo tempo “la normalità diventa grandiosa”, spiega il Vescovo e anche la “sospensione della celebrazione eucaristica in forma pubblica” porti tutti a riscoprire il valore forte della Messa a volte vissuta in modo stanco e routinario.

“Carissimi Presbiteri e Diaconi adoperatevi perché l’emergenza diventi occasione per riscoprire la solidarietà nazionale e il forte interesse per il bene comune. Combattete in prima linea il contagio col buon senso, con la carità verso i più fragili e la preghiera di intercessione” scrive sua eccellenza che invoca infine l’intercessione della Madonna con una preghiera dialettale.

Oh Santissima Matri divina,
ca ru cielu e terra siti riggina,
c’è stu mali ca camina,
‘ncatinatilu ca vosra catina,
mannatilu luntanu, luntanu,
e che vosri manu fotti, chiuriti i potti.
Lu vosru mantu ni cunsola,
nuiautri rintra e stu mali fora.
Accussi sia.