Aperitivi, persone a mare e nelle stazioni sciistiche potrebbero aver veicolato il virus. Intanto nella notte nuova ondata di rientri al Sud

“Ci aspettiamo nuovi casi questo weekend: il virus può avere un’incubazione anche di 4-7 giorni e le scene che abbiamo visto di folle di persone assembrate al mare, nelle stazioni sciistiche o impegnate in mega aperitivi, ci fanno ipotizzare che questo fine settimana ci possiamo aspettare dei casi, perché lì il virus ha circolato. Vedremo le curve, è solo un’ipotesi, speriamo di essere smentiti dai fatti”. A dirlo il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa della Protezione civile di ieri pomeriggio.

L’invito da parte di tutti è alla massima responsabilità e a stare a casa per evitare nuovi contagi. Occorre fare di più. Sono arrivate le prime denunce ai trasgressori. Nei comuni si sta procedendo alla pulizia straordinaria e disinfezione delle strade cittadine.

La Regione Siciliana ha imposto nuove restrizioni sui trasporti pubblici perchè siano garantiti gli standard di sicurezza, riducendo le corse e sospendendo le linee non essenziali e si proceda con la disinfezione giornaliera dei mezzi, e per le attività commerciali rimaste aperte per evitare fenomeni di allarme sociale acquisti limitati delle merci.

Intanto da ieri sera sono ripresi i rientri di massa al Sud e le regioni meridionali lanciano l’allarme chiedendo a tutti di registrarsi e rispettare la quarantena obbligatoria. Nelle scorse settimane sono stati ben 20mila i rientri registrati sull’apposita piattaforma.

“Gli enormi sacrifici che gli italiani hanno accettato di compiere per fermare il coronavirus, rischiano di essere vanificati dalle zone d’ombra del Decreto #iorestoacasa come il mancato blocco dei treni – commenta l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone -. Nelle ultime ore, infatti, sembra che sia ripreso il flusso di viaggiatori che lasciano le Regioni del Nord per raggiungere via rotaia il Mezzogiorno, un’emorragia che richiede divieti ancora più stringenti da Roma”.