Nel momento della difficoltà il territorio si fa comunità e in tanti cercano di aiutare come possibile
L’emergenza Coronavirus ha fatto riemergere nei territori il senso di comunità, la voglia di solidarietà e ognuno cerca di aiutare come può. Da nord a sud tanti gli esempi.
Nel nostro territorio diverse le iniziative intraprese da privati cittadini, associazioni e amministrazioni a dimostrazione di come l’unità tra persone si rafforzi nella difficoltà. Tanti i volontari di Protezione Civile, Croce Rossa e di altre associazioni in campo per aiutare chi si trova in difficoltà e per cercare di limitare il più possibile gli spostamenti non necessari delle persone.
Mascherine “fai da te” vengono realizzate a Campofelice di Roccella, Lascari, Geraci Siculo per far fronte alla carenza dei presidi, tanti i volontari che hanno dato la propria disponibilità.
Attivo a Campofelice di Roccella il Banco alimentare. Una Mensa sociale è stata istituita invece a Castelbuono per stare vicini alle famiglie che hanno più bisogno.
A Cefalù l’amministrazione comunale ha lanciato l’iniziativa della “Spesa sospesa” che sarà attiva dal 30 marzo. I cittadini potranno acquistare uno o più prodotti e donarli per la raccolta alimentare che verrà recapitata alle famiglie che ne avessero necessità.
L’iniziativa è stata condivisa anche dai comuni di Campofelice di Roccella, Collesano, Castelbuono.
In molti comuni inoltre attivato un servizio di consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità per chi è in difficoltà, tra questi Campofelice, Collesano, Castelbuono, Cefalù, Geraci Siculo, Lascari.
Un Servizio di supporto psicologico è offerto dal Cisom a Campofelice di Roccella.
Non mancano poi i gesti di generosità di associazioni e privati. A Castelbuono la Pro Loco ha acquistato e donato alla protezione civile, alle case di riposo, ai carabinieri e per le varie necessità 500 mascherine di tipo chiururgico. A Campofelice di Roccella alcuni cittadini di origine cinesi hanno fatto lo stesso donando 500 mascherine al comune.
Grande attenzione poi ai due ospedali di Cefalù e Petralia Sottana per i quali sono state lanciate raccolta fondi per potenziare i due nosocomi. Al Madonna dell’Alto di Petralia Sottana, dove sono stati attivati 25 posti letto di degenza No-Covid, la raccolta fondi è sostenuta dai sindaci dei comuni del Distretto Sanitario 35.
Al Giglio invece i sindaci dei nove comuni del Distretto Sanitario 33 hanno donato 13mila euro per l’acquisto di ventilatori polmonari necessari all’ospedale, individuato come centro per ospitare pazienti positivi al Covid.
Sempre per il Giglio già da giorni il Lions Club Cefalù si è fatto promotore verso le altre associazioni cittadine di una raccolta fondi da destinare all’ospedale.
Un segno di vicinanza e generosità verso il Giglio anche dal vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante che ha donato due respiratori polmonari e 5mila mascherine, e dall’ex primario Salvatore D’Anna che ha donato un respiratore polmonare.
In attesa del picco di contagi che potrebbe mettere a dura prova a livello sociale le comunità del nostro territorio, la solidarietà si diffonde più velocemente del virus. Unità e collaborazione importanti oggi, saranno necessari per ripartire quando l’emergenza sarà cessata. Distanti ma vicini.