Secondo gli scienziati occorre evitare ogni scenario di una nuova ondata che potrebbe mandare in tilt il sistema sanitario

Chi pensava che dal 4 maggio gran parte delle attività sarebbero state riaperte è rimasto deluso.

La frenata sulle riaperture dopo le indicazioni del comitato tecnico-scientifico sulle conseguenze che una riapertura generalizzata nel momento sbagliato potrebbe provocare. Lo dimostrano i dati che arrivano da Francia e Germania che registrano un aumento dei contagi dovuto ad un primo allentamento delle misure restrittive. Il rischio secondo gli esperti è quello di mandare all’aria gli sforzi fatti fino ad ora.

Tra i punti più importanti ma anche più criticati delle decisioni governative, valutate le analisi del comitato il no alla riapertura delle scuole (aumenterebbe in modo significativo il rischio di ottenere una nuova grande ondata epidemica con conseguenza potenzialmente molto critiche sulla tenuta del sistema sanitario nazionale) e delle chiese: “Reputiamo prematuro prevedere la partecipazione dei fedeli alle funzioni religiose” scrivono.

L’indicazione è poi quella di utilizzare i dispositivi di protezione individuale e il distanziamento sociale ancora per lungo tempo.

Cosa sarà possibile fare dal 4 maggio

Dopo due mesi di lockdown con la pubblicazione del DPCM del 26 aprile 2020 dal 4 maggio si allenta la stretta causata dalla pandemia del Covid-19.

Sarà possibile fare attività sportiva individuale, anche non vicino a casa ma no agli assembramenti. Restano sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Sono consentiti i funerali, con la partecipazione al massimo di 15 congiunti, ma no sono consentite le messe.

Potranno riaprire bar e ristoranti con il servizio da asporto e a domicilio.

A partire da ieri sono consentite le attività propedeutiche alle imprese (manigatturiero, costruzioni e commercio all’ingrosso) che riprenderanno la produzione il 4 maggio.

Saranno possibili gli spostamenti all’interno della Regione per comprovate esigenze lavorative, di necessità, di salute. Ci si potrà spostare inoltre per fare visita ai congiunti.

Sarà anche consentito il rientro dei fuori sede ma alcune regioni, temendo una nuova fuga dal nord, dicono di no. Tra queste Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che pensano di imporre (come già successo in queste settimane) 14 giorni di isolamento.

Cosa non si può fare

Sono sospesi congressi, riunioni meeting ed eventi sociali in presenza.

Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere, centri culturali, sociali e ricreativi.

E’ vietato agli accompagnatori dei pazienti di attendere nelle sale di attesa dei pronto soccorso.
Vietato l’accesso di parenti e visitatori all’interno delel strutture di sopitalià e lugno degenza, RSA e altre strutture riabilitative salvo i casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura.

Rimangono sospese le attività commerciali al dettaglio tranne per i generi alimentari e i beni di prima necessità.

Ancora chiuse le attività di servizi alla persona (parrucchieri, barbieri ed estetisti)

Leggi il testo del decreto