“Lo sviluppo della Sicilia nell’equilibrio tra le aree interne e costiere, per creare opportunità di lavoro a partire dalle risorse tecnologiche e ambientali”. Questo il tema del quale si è discusso lo scorso 18 settembre a Pergusa (EN), nel corso del Convegno organizzato dall’Ufficio regionale della Conferenza episcopale siciliana per i Problemi sociali e il Lavoro, la Giustizia, la Pace e la Salvaguardia del Creato.

Ad aprire i lavori, dopo i saluti di mons. Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù e delegato CESi per i Problemi sociali e il Lavoro, e di don Giuseppe Rabita, direttore della Segreteria pastorale della Conferenza episcopale siciliana, e l’introduzione del direttore regionale dell’Ufficio, don Sergio Siracusano, è stato l’intervento di Antonio La Spina, consigliere SVIMEZ e docente di Sociologia alla LUISS.

“Ambiente, lavoro e futuro ci saranno solo se noi lavoriamo per trattenere i giovani – ha dichiarato mons. Marciante -. Abbiamo visto purtroppo che molti giovani lasciano la Sicilia per trovare prospettive di lavoro, di futuro.
Pare che in Sicilia non ci siano prospettive di futuro. In questa giornata abbiamo dimostrato che le prospettive di futuro ci possono essere, ma bisogna saper valorizzare tutto ciò che abbiamo ed è necessario un cambio nella classe politica, una classe politica che faccia gli interessi dei giovani, che abbia a cuore i giovani”.