Leggi il Messaggio che il Vescovo Giuseppe ha rivolto alle famiglie in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie

Carissime famiglie,

con gioia mi rivolgo a voi in prossimità del X Incontro Mondiale delle Famiglie, occasione unica e preziosa per riconoscere e rendere chiara testimonianza del valore ecclesiale e sociale della famiglia.

La famiglia è la via maestra e la prima insostituibile “scuola” di comunione la cui legge è il dono totale di sé. La famiglia è la via della Chiesa[1] e richiede uno sguardo capace di stupirsi di fronte a ciò che essa è, «comunità di vita e di amore»[2], stile di relazione ecclesiale e paradigma di sinodalità: «La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola» (At 4,32). 

Nel particolare momento di grazia che come Chiesa locale stiamo vivendo nell’esperienza del Sinodo, voi ci ricordate che nella vita si deve avere il coraggio e la forza di essere sé stessi senza temere i giudizi e liberandosi dai pregiudizi. 

Grazie a voi, carissime famiglie, perché ci ricordate come affrontare le criticità della comunità cristiana nell’oggi della storia, come si dialoga e si decide. 

Grazie per spronarci a mettere in gioco i sogni e le aspirazioni come attorno al tavolo della famiglia, a esporre il pensiero sul futuro e sul presente, delineando soluzioni ai problemi e progetti comuni.

Grazie per la testimonianza di ascolto di tutte e tutti nella ricerca di un equilibrio dinamico che rispetti le legittime aspirazioni di ciascuno. 

È proprio la dimensione sponsale a rendere l’uomo e la donna capaci di relazione, sinergia, collaborazione e comunione, di ascolto fatto di pazienza, fiducia, rispetto, empatia. 

A voi il compito di «creare nella Chiesa spazi per comunicare cuore a cuore»[3], spazi in cui possiate incontrarvi, imparare a fare comunità e creare una “rete” di famiglie che sappiano prendersi cura le une delle altre «affinché nessuna vada perduta» (cf. Gv 6,39).

La Chiesa è la famiglia di Dio costantemente arricchita dalla vita di tutte le Chiese domestiche.

Il matrimonio, ci ricorda Papa Francesco, è un segno prezioso, perché quando un uomo e una donna celebrano il sacramento del Matrimonio, Dio, per così dire, si rispecchia in essi[4]. Il matrimonio è l’icona dell’amore di Dio per noi.

Dio infatti è comunione: le tre Persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo vivono da sempre e per sempre in unità perfetta. Ed è proprio questo il mistero del Matrimonio: Dio fa dei due sposi una sola esistenza. 

Papa Francesco sottolinea poi che:

I coniugi cristiani dipingono il grigio dello spazio pubblico riempiendolo con i colori della fraternità, della sensibilità sociale, della difesa delle persone fragili, della fede luminosa, della speranza attiva. La loro fecondità si allarga e si traduce in mille modi di rendere presente l’amore di Dio nella società[5].

In quanto sposi siete chiamati a fianco dei sacerdoti, a rendere visibile l’Amore di Dio per la Chiesa, a prendervi cura, accompagnare e integrare coloro che Egli stesso pone, in vario modo, sul vostro cammino, nel discernimento personale e comunitario.

Siete famiglie e la famiglia evangelizza innanzitutto con quello che compie: nella propria casa, prima, con l’amore che si fa attenzione e servizio reciproco; con la preghiera, nelle relazioni con gli altri, negli ambienti di lavoro, in parrocchia con la partecipazione corresponsabile alla vita della comunità cui si appartiene, con la carità discreta e operosa.

La Santa Famiglia di Nazareth, modello di ogni famiglia umana, ricorda a tutte le nostre famiglie che è possibile una santità non solo individuale, ma veramente familiare e condivisa.

Tocca a voi, care famiglie, mostrare come la santità sia il rispondere ad una chiamata che Dio fa ad ogni persona e nel suo stato di vita.

Come sposi e come famiglie siete infatti chiamati a farvi santi attraverso i gesti della vostra quotidianità.

Vi affido allora all’intercessione dei Beati coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, patroni del X Incontro Mondiale delle Famiglie, prima coppia di sposi beatificata il 21 ottobre 2001 da Giovanni Paolo II, “il Papa delle famiglie” alla presenza dei figli Tarcisio, Paolo ed Enrichetta. 

La vicenda di questa famiglia, autentica, credibile e attuale testimonianza di amore coniugale sia per tutti stimolo e incoraggiamento a vivere l’ordinario in modo straordinario e l’Incontro Mondiale delle Famiglie occasione preziosa per dare rinnovato slancio missionario alla pastorale familiare.

Vi aspetto domenica 26 giugno a Piano Zucchi, alla Stazione Missionaria Paolo, Aquila e Priscilla per fare comunione attorno alla Mensa del Pane e della Parola.

Vi abbraccio e vi benedico!

Il vostro vescovo

✠ Giuseppe Marciante

[1]  Francesco, Amoris Laetitia, 69.

[2] Gaudium et Spes, 48.

[3] Francesco, Amoris Laetitia, 234.

[4] Francesco, Udienza Generale, 02.04.2014.

[5] Francesco, Amoris Laetitia, 184.