Si è concluso da appena due settimane il X Incontro Mondiale delle Famiglie, un’esperienza straordinaria la cui formula multicentrica e diffusa ha coinvolto contemporaneamente diocesi, parrocchie, comunità di tutto il mondo e Roma, rendendo testimonianza di una Chiesa unita, in cui le famiglie sono protagoniste, missionarie nel mondo.

È stata una testimonianza di comunione ecclesiale straordinaria, mossa dalla gioia di essere famiglia, dalla bellezza del sacramento del matrimonio, dalla forza prorompente della grazia in tutte le situazioni della vita: nella sofferenza, nella vita che nasce, nel perdono, nell’accoglienza della croce,

Tanti momenti, tutti intensi, profondi, incisivi hanno caratterizzato questa innovativa edizione dell’incontro con temi e interventi rimasti nel cuore di tutti. Bello ricordare, a tal proposito, le toccanti testimonianze del Festival delle Famiglie, ad apertura dell’incontro mondiale: quella di Luigi e Serena, che hanno ricordato la necessità di camminare come Chiesa accogliente, di essere sempre più “comunità che sostengono tutti a braccia aperte”; quella di Roberto e Maria Anselma che hanno parlato della croce, che fa parte della vita di ogni persona e di ogni famiglia, e che da senso ad ogni cosa; quella di Paul e Germaine che hanno ricordato che in ogni matrimonio ci sono le crisi e che il perdono risana ogni ferita; quella di Iryna e Sofia, che hanno dato voce alle tante persone la cui vita è stata sconvolta dalla guerra in Ucraina e che hanno ricordato che è proprio in famiglia che si vive una dinamica di accoglienza; la testimonianza di Zakia che fatto della missione diplomatica del marito Luca una “missione di pace” di tutta la famiglia, testimoniando la bellezza dell’amore umano, la passione per la vita, l’altruismo e anche la fedeltà al proprio credo e alla propria tradizione religiosa, fonte d’ispirazione e di forza interiore.

Come Chiesa particolare, alcune famiglie della diocesi domenica 26 giugno si sono riunite a Piano Zucchi, alla Stazione Missionaria Paolo, Aquila e Priscilla, attorno al vescovo Giuseppe, per un momento di preghiera, incontro, ascolto e confronto tra famiglie e operatori della pastorale familiare: ci si è fermati insieme, con gioia e nella spontaneità propria dello stile familiare, guidati dallo slogan “Famiglia: riVolti all’Amore”, per riscoprire la bellezza e la profondità della vocazione all’Amore nel sacramento delle nozze, nell’essere famiglia, piccola Chiesa domestica, riflesso dell’ Amore Trinitario.

Raccogliendo l’invito del Santo Padre, ci si è interrogati su quale “passo in più” la Chiesa chiede oggi alle famiglia per trasformare il mondo e renderlo “casa” per chi ha bisogno di essere accolto, per chi ha bisogno d’incontrare Cristo e di sentirsi amato; ci si è chiesti quale “passo in più” compiere per essere il seme di un mondo più fraterno e il volto accogliente della Chiesa.

Dopo la condivisione del pane di Vita e della mensa comune, un allegro pomeriggio di condivisone nel gioco con la riflessione comune sulla vocazione all’AMORE propria degli sposi, sul significato della parola AMARE, nella ritrovata certezza che “l’amore non possiede né vuol essere posseduto…che l’amore basta all’amore …e non desidera che il proprio compimento”.

Opera segno della giornata è stato un bel dipinto di Sergio Marino, realizzato sulla scia di alcuni pensieri di Papa Francesco sulla famiglia, che sarà sorteggiato in beneficienza per la Chiesa di Obala il prossimo 30 luglio.

Nella Messa di chiusura dell’Incontro mondiale, celebrata in piazza San Pietro il 25 giugno, il Papa ha invitato a vivere in famiglia la vera libertà, che si esprime nello spirito di servizio, ha chiesto ai genitori di dare fiducia ai figli e di mostrare loro la fedeltà alla propria vocazione di sposi. Poi ha dato l’affidamento del mandato: annunciare il Vangelo ovunque e camminare insieme…un mandato che di fatto costituisce la programmazione pastorale, l’impegno, il compito che ci è stato affidato da qui ai prossimi appuntamenti mondiali, il “Giubileo delle Famiglie”, nel 2025 a Roma, e l’Undicesimo Incontro Mondiale delle Famiglie nel 2028. 

Non ci rimane che riprendere il passo…nella bellezza di camminare insieme nella comunione!

Foto www.vaticannews.va