Il Vescovo Giuseppe si è recato oggi a San Mauro Castelverde per partecipare all’appuntamento “Dal mandamento al cambiamento” per lo svelamento delle statue dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Il Vescovo, prendendo spunto dal Vangelo di Luca (11,47-54) “Guai a voi, che costruite sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi”, ha messo in guardia dal pericolo di voler alzare monumenti senza una conversione vera. Innalzare un monumento deve trasformarsi in un agire concreto. La memoria di chi ha perso la vita per la giustizia sarebbe altrimenti vana.
“Venendo verso qui ho riascoltato l’omelia di San Giovanni Paolo II ad Agrigento nel 1993, quel grido terribile “Convertitevi”. Penso che il cambiamento può esserci solo se c’è la conversione.
Quel grido determinò l’uscita della Chiesa dal silenzio e cominciò a dire da che parte stare”.
“Quello che portò al sacrificio di Falcone e Borsellino ma dall’altro lato diede origine al cambiamento – ha spiegato il Vescovo – fu la nascita del pool. Il mettere insieme le forze, la sinergia, il lavorare insieme.
Se una comunità è coesa, è unita ha la forza di sconfiggere le forze del male, se una comunità è divisa le forze del male sanno giocare bene, giocano meglio”.
“Dobbiamo stare attenti e prendere le distanze dal malgoverno e dal malaffare”, da chi ha trasformato la nostra terra in una terra di ‘conquista’. “Agiamo e preghiamo affinchè i nostri cuori si convertano”, per uscire dal malgoverno e dal malaffare e dare speranza ai nostri territori.